Il Comitato per le Pari Opportunità dell'Ordine delle Avvocate e degli Avvocati di Ravenna, riunitosi in assemblea tramite la piattaforma teams il 17 agosto 2020, ore 17,00, a seguito di convocazione straordinaria della Presidente
premesso che
♦ con delibera assunta di concerto con il COA di Ravenna il 4 maggio 2020, esprimeva massima solidarietà alle/ai avv.te/ti turche/i detenute/i formulando contestuale richiesta al Governo italiano di intervenire direttamente o per via diplomatica per la loro immediata liberazione;
♦ il 28 maggio 2020, il Presidente dell'Ordine degli avvocati di Ravenna e la Presidente del relativo CPO, hanno condiviso istanza rivolta alla Suprema Corte di Istanbul, di liberazione della collega Ebru Timtik e del collega Aytac Unsal, rispettivamente condannati il 20 marzo scorso a 13 anni e 6 mesi e 10 anni e 6 mesi per concorso in organizzazione terroristica, nei fatti, per aver rappresentato e difeso famigliari delle vittime delle stragi nelle miniere di Soma ed Ermenek, o delle vittime di tortura nelle carceri e nelle stazioni di polizia o persone accusate di far parte del PKK - partito del lavoratori del Kurdistan o di altre organizzazioni che si battono per l'affermazione e il rispetto dei diritti umani; per questa tipologia di reati, si assiste a una vera e propria identificazione dei difensori con i crimini contestati ai propri assistiti;
♦ come rilevano le fonti internazionali, dall'inizio del processo instaurato a carico del collega Aytac Unsal e della collega Ebru Timtik si sono succeduti numerosi incidenti che destano preoccupazione circa l'imparzialità e l'indipendenza del processo e delle sue sorti:
– i Giudici che inizialmente avevano revocato la misura cautelare carceraria, sono stati rimossi dal caso e gli avvocati prima rilasciati sono stati arrestati nuovamente;
– l'identità di diversi testimoni è rimasta anonima e la loro deposizione è stata assunta "da remoto", non in presenza, privando le difese di svolgere un regolare contro-esame in ragione di presunti problemi tecnici ai microfoni;
– gli avvocati incriminati venivano frequentemente interrotti, rimanendo privati nei fatti, di rendere spontanee dichiarazioni, oppure venivano accompagnati fuori dall'aula durante le audizioni dei testi con l'inconsistente accusa di paventato pericolo di intralcio al regolare corso del processo;
– le richieste di ricusazione avanzate dalle difese sono state prontamente rigettate così come le istanze di liberazione dei colleghi;
♦ Ebru Timtik e Aytac Unsal - detenuti in carcere da oltre 2 anni e già in sciopero della fame da febbraio 2020 - dal 5 aprile scorso hanno intrapreso lo sciopero fino alla morte con l'intento di veder garantito, non solo nei loro confronti, lo stato di diritto e dunque un equo processo con le garanzie difensive stabilite dalle Convenzioni internazionali sottoscritte e ratificate anche dalla Turchia, prima fra tutte la Convenzione Europea per i diritti Umani;
♦ si è appreso altresì che i citati colleghi sono stati trasferiti da qualche settimana, dalle carceri ove erano ristretti in due diversi ospedali a causa del repentino recente decadimento fisico ma sempre sotto stretta sorveglianza;
♦ a seguito della manifestata solidarietà del COA di Ravenna e del CPO, in data 11 agosto, la Presidente del Comitato anche con delega del Presidente del Consiglio dell'Ordine, ha partecipato - tramite collegamento alla piattaforma "Zoom" e aderendo al comunicato diramato - dapprima alla conferenza stampa internazionale organizzata a Istanbul, fra le altre dalla ONG "The arrested lawyer initiative" e dall'associazione "Lawyers for Lawyers" e avente riguardo la situazione dei due colleghi in sciopero fino alla morte e successivamente, al confronto che ne è seguito fra i partecipanti al fine di suggerire e intraprendere azioni individuali e condivise in solidarietà ai nostri valorosi colleghi;
ritenuto
che l'affermazione dello stato di diritto e la garanzia dei diritti umani, fra cui il diritto a un equo processo, siano i capisaldi di una compiuta democrazia e come tali vadano difesi e sostenuti;
che il coraggio e la determinazione che hanno spinto e che mantengono Ebru e Aytac sulla strada dello sciopero fino alla morte per l'affermazione e la tutela dei diritti umani universali sono valori inestimabili che suscitano ammirazione ma anche preoccupazione per il loro stato di salute;
che sia necessario esercitare ogni possibile azione a sostegno della causa intrapresa in difesa dei diritti umani e in solidarietà ai valorosi colleghi turchi;
all'unanimità delibera
di nominare, così come con la presente nomina, l'avvocata Ebru Timtik e l'avvocato Aytac Unsal membri del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Ravenna per il mandato 2019/2021.
Per opportuna conoscenza si trasmetta la presente delibera:
ai colleghi e alle colleghe in Turchia, per il tramite delle avvocate Serife Ceren Uysal e Ayse Bingol affinchè la portino a conoscenza di Ebru e Aytac e degli organi di stampa;
alla Presidente del Consiglio Nazionale Forense
al Presidente Urcofer
alla Presidente della Rete Regionale dei C.P.O E.R.
al Direttore de "Il Dubbio" per la divulgazione
alle iscritte e agli iscritti al Foro di Ravenna
RAVENNA, 17 agosto 2020
Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati e delle Avvocate di Ravenna
La Presidente - Avv.ta Sonia Lama
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